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Scuola e viaggi, si possono conciliare?

scuola e viaggi

Ogni anno, confrontandomi con molte mamme, mi accorgo che secondo loro la scuola è incompatibile con il viaggiare. Mi rendo conto che da settembre a giugno fanno difficoltà al solo pensare di programmare di partire, e che eventualmente valutano solo le festività come potenziali giorni da utilizzare per un viaggio/vacanza. Scuola e viaggi pare non siano compatibili, a meno che non si parli di viaggi studio.

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Ragionandoci sopra, mi accorgo di essere un po’ fuori dalle linee e di pensarla diversamente, forse anche perché lungo il nostro percorso scolastico abbiamo sempre trovato maestre e professoresse pronte ad ascoltarci e accogliere i nostri bisogni o richieste. Siamo fortunati me ne rendo conto, ma proprio in virtù della nostra esperienze vi vorrei raccontare come facciamo a viaggiare anche durante il periodo scolastico.

Scuola e viaggi, partire è possibile anche durante il periodo scolastico?

Premetto che questo post non vuole essere un’istigazione a marinare la scuola in favore dei viaggi, anzi lungi da me dire questo ma semplicemente vorrei far passare l’idea che viaggiare anche nel periodo scolastico sia possibile, ovviamente con gli opportuni accorgimenti e senza mai abusarne perché i bambini e i ragazzi hanno bisogno di frequentare la scuola per maturare, crescere e imparare.

Le maestre e le professoresse sono amiche non nemiche. Sono le stesse persone che accolgono ogni giorno i nostri figli e che spesso passano più tempo di noi genitori con loro, sono delle alleate nell’organizzazione del viaggio. Loro ci sapranno dare indicazioni se è o meno il caso di organizzare un viaggio, magari i nostri figli stanno passando un momento difficile o di crisi e non è il caso di farli assentare da scuola. Inoltre possono aiutare i nostri ragazzi ad essere i protagonisti dei nostri viaggi coinvolgendo la classe e spiegando loro dove andremo e cosa vedremo. Molto spesso e devo essere sincera quasi sempre le maestre dei nostri figli sono state le prime a spronarci nel partire, devo anche dire che non ne abbiamo mai abusato e non abbiamo mai fatto assenze troppo lunghe da mettere a rischio l’andamento scolastico dei nostri ragazzi. Questo sia alla primaria che alle medie.

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Scoprire il mondo fa parte dell’educazione?

Rinunciare ad un viaggio vorrebbe dire rinunciare a fargli conoscere il mondo. Questa frase per me è un mantra, secondo me i ragazzi imparano tanto sui banchi di scuola quanto viaggiando non solo per le cose che vedono e apprendono ma anche per le esperienze che vivono. Partire vuol dire anche mettersi alla prova, fare nuove amicizie, confrontarsi con persone di culture diverse, assaggiare cibi nuovi e annusare profumi diversi. Viaggiare è scoprire tanto quanto ogni giorno loro fanno tramite i libri di scuola coinvolgendo però tutti i cinque sensi e le emozioni che fanno si che i ricordi diventino indimenticabili.

Certo una cosa è molto importante, i nostri bambini e ragazzi vanno seguiti durante il viaggio. Noi cerchiamo di raccontarli le destinazioni prima di arrivarci. Facciamo in modo che non siano una valigia in più del bagaglio, il viaggio è anche per loro e va raccontato e spiegato.

Programmare i viaggi. Per viaggiare durante il periodo scolastico c’è necessità di programmare il viaggio in modo da poterlo comunicare alle referenti di classe ed eventualmente alla dirigente scolastica. Noi cerchiamo sempre di evitare di partire in chiusura dei quadrimestri quando magari le verifiche e le interrogazioni sono più intense e prediligiamo i week end o i ponti magari aggiungendo qualche giorno. E’ vero anche che negli anni quando abbiamo trovato una super offerta siamo partiti anche in pieno periodo scolastico, ma sempre preventivamente parlando con le maestre e le professoresse.

Non lasciare nulla indietro. Per chi parte per un viaggio o una vacanza è difficile accettare di partire con lo zaino di scuola, però c’è da dire anche se non si fa così, i bambini e ragazzi una volta tornati sui banchi si troveranno a recuperare una marea di cose che la classe ha fatto durante la loro assenza. Per non sovraccaricarli e rendergli la partenza più leggera e fattibile, noi partiamo sempre con dei fogli protocollo, un miniastuccio e i libri delle materie principali. Loro eseguono ciò che hanno fatto in classe ogni giorno così al loro rientro non vengono sommersi dal marasma di cose da fare e studiare. Come utilizziamo i fogli protocollo? Recuperiamo ciò che fanno e suddividiamo e numeriamo i fogli così al loro rientro a casa non dovranno far altro che inserirli nei rispettivi quaderni.

Riassumendo il mio consiglio è che non dovete aver paura di far perdere qualche giorno di scuola ai vostri figli (parliamo di giorni di scuola non di un mese di vacanza), ma è importante che nella fase di programmazione del viaggio ci sia sempre un dialogo con le insegnanti. Scuola e viaggi si può con le dovute cautele.

2 Comments

  1. Silvia says

    Ciao
    Condivido il tuo punto di vista ma…. dipende dove si vive.
    Noi viviamo in UK, abbiamo due bimbi di 1 e 4 anni.
    La più grande, Monica ha appena iniziato la classe “Reception” una sorta di classe ponte tra asilo e prima elementare che è però già parte integrante della “Primary School” (la scuola elementare). Qui le vacanze durante i periodi scolastici sono ASSOLUTAMENTE vietate e si rischiano multe e/o espulsioni….
    ….Paese che vai, norme che trovi!!!

    • bambiniconlavaligia says

      Grazie del tuo contributo Silvia! Noi abbiamo vissuto alcuni anni a Malta e non ci hanno fatto grossi problemi, forse anche perché i bambini erano piccoli. Sappiamo invece da una nostra amica che vive in Germania che lì sono tassativi.

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