Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice
Gli ingredienti che hanno caratterizzato questo week end, in questo posto incantato sono stati: il richiamo della natura, la voglia di divertirsi in famiglia e la curiosità di scoprire un posto ancora meravigliosamente incontaminato. Approfittando del week end lungo del 2 giugno siamo partiti da Trieste alla volta dei Laghi di Plitvice in Croazia.
Dopo 3 ore e 40 minuti di auto, attraversato dei piccolissimi paesi senza segnaletica stradale, visto case che portano ancora i segni della recente guerra e qualche nido di cicogna sui pali della luce, siamo arrivati al Parco Nazionale Plitvice Jezera, dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1979 (ecco la scheda in inglese sul sito dell’Unesco).
Arrivati all’ingresso 1 del Parco di Plitvice abbiamo acquistato i biglietti ( 110 kune, circa €15 gli adulti e i bambini gratis fino a 7 anni) abbiamo iniziato questa meravigliosa avventura fatta di colori, suoni e sensazioni.
Si inizia la passeggiata a Plitvice dal punto più alto del parco e ogni passo è uno spettacolo, ogni passo è una foto, lo sarebbe stato se mio marito e mio figlio non fossero corsi avanti facendo finta di non sentire che li chiamavo!
Poi, il sentiero scende passando attraverso una grotta e sbuca proprio a ridosso delle cascate e dei laghetti. Qui inizia la divertente e avventurosa passeggiata sulle passerelle di legno sopra l’acqua ( con il nostro vivacissimo Samuele di 4 anni che ha rischiato di cadere in acqua mille volte, questa passeggiate è risultata quasi uno sport estremo!)
E’ sicuramente una camminata panoramica e molto suggestiva e in alcuni punti si è talmente a ridosso delle cascate che sembra di camminare sull’acqua. (sconsiglio vivamente l’uso del passeggino in quanto le passerelle risultano sconnesse in alcuni punti…meglio tenere i bimbi nel marsupio!)
Durante questa nostra camminata a Plitvice le emozioni sono state tante: abbiamo visto le rane amoreggiare, uno scoiattolo correre, una biscia d’acqua prendere il sole su una roccia , tanti pesci convivere con tante anatre, cascate enormi e cascatelle piccole e veloci, il cinguettare degli uccelli, il rumore impetuoso delle cascate e il silenzio fermo dei laghi.
Finito il primo tratto della passeggiata abbiamo raggiunto la costa del lago più grande (sulla cartina si fa riferimento a P3) e qui ci siamo fermati a mangiare, nulla di eccezionale al self service, dopo il “lauto” pranzo, abbiamo atteso il battello (che è compreso nel prezzo del biglietto) che ci ha accompagnato all’altra riva del lago (P2), questa attraversata è stata una bellissima esperienza soprattutto per i bambini che si sono divertiti molto!

La magia del luogo riflesso nel colore turchese delle acque
Scesi dal battello ci aspettava una camminata di 5 km, alla quale abbiamo rinunciato perché Samuele di 4 anni e Noemi di 7 si sentivano stanchi essendo partiti molto presto al mattino, abbiamo preferito il trenino (sempre compreso nel costo del biglietto) e siamo ritornati all’entrata principale dove avevamo lasciato l’automobile.
Dopo aver cenato e riposato tutta la notte in un bel appartamento con la stufa accesa, eravamo pronti per ripartire da dove eravamo arrivati il giorno prima.
La passeggiata di 5 km a Plitvice si è rivelata strepitosamente bella e l’alternarsi di piccoli sentieri, le passerelle in legno , le cascate e le lagune e interrotta ogni tanto da qualche panchina ha reso il tutto molto vario e per nulla noioso, soprattutto per i bambini che si sono divertiti .
L’ultimo tratto è un sentiero in mezzo ad altissimi faggi e abeti, una foresta vergine e incontaminata , dove gli unici rumori erano quelli del bosco, ci siamo fermati ad ascoltarli e dar valore alla natura e al momento magico che stavamo vivendo.
- Vista dall’alto dei laghi
- Le cascate a Plitvice
- Le passerelle in legno
- I laghi a Plitvice
Arrivati all’entrata 2 del parco ci aspettava uno splendido prato sotto gli alberi, un bel pic-nic, due tiri a pallone (per mio marito e Samuele) e per me una mezz’ora di meritato relax con annessa penichella all’ombra!
Poi con il trenino, percorrendo due distinte tratte , ci ha riportato all’entrata 1 dove avevamo l’auto.
Dall’ultimo belvedere di Plitvice, prima di uscire dal parco, abbiamo salutato le cascate e quel “azzurro-verde-blu” del lago, ma non è stato un addio…bensì solo un arrivederci , un giorno torneremo in quel luogo magico a riprenderci quel pezzetto di cuore che abbiamo lasciato li!
Consigli utili per Plitvice
Prima di tutto sconsiglio vivamente l’uso del passeggino in quanto le passerelle risultano sconnesse in alcuni punti… meglio tenere i bimbi nel marsupio!
Il ristorante self-service e’ un po’ scadente con piatti tipici di carne , carne e ancora e solo carne e patate fritte, che per una come me che non mangia carne è stata una cosa negativa. Attrezzatevi per fare il pic-nic, ci sono molte aree sosta quasi tutte in ombra e ben servite, mangerete sicuramente meglio e piu’ sano.
Per questo tipo di escursione con i bambini è sempre meglio portare con sé della crema solare, un cappellino, magari un repellente per le zanzare e una provvidenziale borraccia.
Quale percorso avete fatto voi? grazie!
Quello dalla parte alta verso i laghi bassi passando dal tracciato panoramico
Ciao Ilaria, molto bello il tuo racconto.
E’ possibile fare il bagno in qualche zona del parco?
Sì certo