Viaggiare con i bambini non è oro tutto quel che luccica
Quante, forse troppe volte abbiamo raccontato che viaggiare con i bambini e’ bellissimo, per tutte le cose si possono fare con loro, di quanto un viaggio arricchisce tutta la famiglia. Tutte belle parole, ma quando inizi a fare le valigie e vedi che le cose da infilare dentro al trolley sono centomila, capisci che viaggiare con i bambini non e’ proprio un passeggiata. Molte volte il solo allacciargli la cintura di sicurezza, che sia in auto che in aereo, si trasforma in una tragedia immane, se poi pensiamo al cercare di cambiargli il pannolino nei posti piu’ impensati (e’ si la popo’ non ha orari) il tutto diventa ancora piu’ difficile.
Mi ricordo di quella volta che abbiamo dormito in un b&b a conduzione famigliare in Olanda, dove mentre i miei bimbi nel giro di cinque minuti hanno rovesciato tutto il succo di frutta, spalmato lo yogurt sulla tovaglia, fatto il bagno con la Nutella mentre il figlio del proprietario, coetaneo olandese, era seduto tranquillo che li guardava…che vergogna e proprio in Olanda!
Be’ viaggiare con i bambini per noi e’ la normalita’ ma posso capire le preoccupazioni di una mamma o papa’ che stanno per partire per la loro prima volta con i figli.
E allora quali sono i trucchi per rendere il viaggiare con i bambini un successo?
Cambia la tua prospettiva.
Se ci fermiamo solo a vedere le cose negative, le criticità, le difficoltà che in viaggio ci aspettano forse vale la pena rimettersi le pantofole ai piedi e guardare un bel documentario tutti assieme in tv. Viaggiare vuol dire sperimentare, guardare cose nuove con occhi diversi, gli occhi dei nostri cuccioli, vuol dire fare esperienze che mai e poi mai ti saresti sognato di fare, vuol dire condividere, sorridere, giocare assieme. Basta solo guardare la realtà da un’altra prospettiva: vale di piu’ insegnare ai tuoi bimbi quanto bello è il mondo o fermarsi a criticare un cameriere scortese di un ristorante dall’altra parte del pianeta?
Adattamento. Ai nostri bambini in viaggio basta che ci siamo noi, le loro figure di riferimento, nulla piu’. A noi dovrebbe bastare che ci sia lui/lei e nulla piu’. Tutti abbiamo delle esigenze da soddisfare ma io dico sempre che un viaggio non dura una vita, ci si puo’ adattare per un paio di giorni pur di scoprire il mondo.
Uscire dalla zona di confort. Non vi è mai successo che i cambiamenti stimolino i bambini a crescere e maturare? Uscire dalla vostra zona di comfort fatta di abitudini consolidate di rituali predefiniti è uno stimolo per loro ma anche per voi stessi. E’ un modo per conoscersi e per stringere un solido rapporto genitore/figlio.
Dedicarsi, prestarsi attenzione, coccolarsi, abbracciarsi e baciarsi, sorridere e ridere. La quotidianità troppo frenetica molto spesso ci priva di tutto questo, staccare la spina e partire vuol dire anche dedicarsi gli uni agli altri
Non riempite la casa di cose ma di ricordi, sarete molto piu’ felici!
Sante sante santissime parole!! Sottoscrivo ogni frase. Che poi alla fine è solo questione di organizzazione e mood positivo!!