Conosciamo una delle autrici dei nostri racconti di viaggio…
Mi chiamo Valeria, sono una mamma alla soglia dei 39 anni (oddio da non crederci). Vivo sola con la mia bimba di 5, Carolina, e viviamo a Milano…per ora! Lavoro nella Direzione Risorse Umane di una multinazionale e cerco di barcamenarmi tra mille impegni come tutti.
Sono sempre stata abituata a viaggiare fin da piccola, con i miei genitori ho girato tanto in Italia e in Europa e poi, al momento giusto, ho iniziato a viaggiare con gli amici o da sola. Quando è nata Carolina ho provato a vedere e capire cosa fosse viaggiare con un bimbo al seguito, ne avevo viste tante di famiglie in giro, coi bimbi piccolissimi e grandi, soprattutto stranieri, devo dir la verità e così abbiamo dato il via ai viaggi in famiglia! Quando Carolina aveva 4 mesi siamo stati in Engadina, a 10 l’abbiamo portata in giro in Costa Azzurra e Provenza, l’estate dopo a Maiorca, poi Barcellona, Parigi e Eurodisney e la Grecia.
Poi mi sono separata e ho dovuto imparare a capire cosa volesse dire viaggiare sola con una bimba, ho iniziato con una meta nota, le Cicladi, in una situazione abbastanza “protetta”, e poi ho preso coraggio, la scorsa estate ho fatto un giro del Portogallo, e da poco un weekend in Belgio e ora sto programmando la prossima vacanza. Credo fortemente nel viaggio come strumento per imparare. Imparare ad adattarsi alle situazioni più diverse, ad apprezzare il piacere e il lusso delle piccole comodità a cui siamo abituati, a conoscere realtà diverse dalle nostre e a crescere senza preconcetti o limiti di alcun tipo.
Spero che mia figlia capisca che è bellissimo dormire nel sacco a pelo sul passaggio ponte di una nave guardando le luci lontane delle isole greche, e lo è altrettanto cenare in un bellissimo ristorante elegante a lume di candela a Parigi. Che è incantevole dormire in un Parador in Spagna e lo è altrettanto condividere un letto in ostello a Praga.
Mi piacerebbe che Carolina capisse che ha un mondo intero a disposizione, da conoscere e da scoprire, così che, quando sarà grande, possa scegliere dove crescere, come, con quali persone. Insomma, che ha un mondo che la aspetta!
E magari da grande anche lei avrà nell’armadio lo zaino accanto alle scarpe col tacco 12! Tornata dall’ultimo nostro viaggio, un weekend lungo in Belgio avevo scritto questo che penso rappresenti quel che per me significa viaggiare con lei.
“Ho sempre amato viaggiare, conoscere persone nuove, vedere le bellezze del mondo, godermi dei momenti e degli angoli… Da qualche tempo viaggio con lei… e sta diventando sempre più magico. Un momento nostro, in cui nessuno ci disturba, in cui io e lei semplicemente viviamo in pace. Ieri ero a Bruxelles, in un posticino magico, una piccola brasserie all’angolo di una strada.
Entrava la luce di un’assolata giornata ventosa di fine ottobre, io e lei a un tavolino piccolo, persone infreddolite che entravano portando con sè qualche foglia e un bel sorriso. Ordiniamo, lei felice di quel semplice panino su cui mettere delle salse nuove, mangiamo facendoci scaldare dal cibo, chiacchieriamo come due adulte e ci lasciamo sorprendere dalle piccole cose come due bambine. Sì, perché ho scoperto che viaggiare con i bambini regala la meraviglia dello stupore delle piccole cose, persino la lunga scala mobile dell’aeroporto!
E poi abbiamo il tempo, di giocare, di abbracciarci, di baciarci e starci addosso, di ridere, sederci su una panchina, e anche concederci qualche sgarro come dei cioccolatini morbidi da gustare abbracciate. Ho sempre amato viaggiare, ma mai avrei immaginato che sarebbe stato così bello. “
Valeria
Ciao Valeria,
complimenti per il post e per il coraggio di andare avanti con coraggio!
Sto conoscendo anch’io quelle incredibili emozioni che si vivono in una vacanza mamma-figlia e, anche se la mia è ancora piccola, la sensazione di appagamento e di serenità al rientro a casa è gratificante.
Spero di leggerti ancora.