Primo giorno a Phnom Penh
L’impatto con la capitale della Cambogia Phnom Penh Arrivare all’aeroporto di Phnom Penh in Cambogia, dopo un volo di circa 17 ore su 3 aeroplani diversi a circa 10.000 chilometri di distanza da casa è un bell’impatto. Dopo le formalità del visto (40$ a persona) e consueti controlli di frontiera (prendere le impronte digitali è la normalità), la prima cosa che ti sbatte in faccia è il caldo, ok questo è il periodo con le temperature maggiori (maggio), ma comunque durante tutto l’anno non scende sotto il minimo di 15°, proprio quando fa freddo freddo. Una bella ventata calda che contrasta con il quasi gelo dell’aria condizionata dell’aeroplano. Una bella bottiglia di acqua (io la preferisco fresca) alla mano, specialmente se si viaggia con bambini, è il mio suggerimento. Appena si arriva a Phnom Pen c’è una marea di persone che vogliono portarvi dappertutto, in taxi, in tuk tuk, una specie di carrozzina trainata da un motociclo, in moto. E’ meglio contrattare subito il prezzo e pagare a destinazione, qui si paga tutto in dollari …