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Sardegna del Sud

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Alla scoperta della Sardegna del Sud, da Cagliari all’Isola di Carlo Forte

A Cagliari si arriva facilmente da diverse località in Italia come Venezia-Treviso, Milano, Bologna, Pisa, Roma e Bari ad esempio. L’aeroporto Elmas è vicino alla città, per questo breve tour, che si può fare anche in un fine settimana di mezza stagione, è certamente più comodo prendere un auto a noleggio, ci si muove con facilità tra una destinazione all’altra e se i bambini sono stanchi, e si addormentano sul seggiolino in auto, non c’è problema.

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La prima tappa è certamente Cagliari, il capoluogo della Sardegna riserva alcune belle sorprese. Il centro storico arroccato sulla collina è un luogo da scoprire passeggiando, tra torri difensive e la cattedrale. E’ facile scoprire nuovi scorci e punti panoramici dove scattare una fotografia o un selfie. Non perderti l’elefantino sulla torre del quartiere castello, simbolo del luogo e la grande porta della città in legno e ferro battuto antico.

A pranzo si va nel rione della Marina, qui si trovano i migliori e più tipici ristoranti dove si possono assaggiare le prelibatezza sarde come il pane Carasau o il pesce fresco. Pomeriggio alla spiaggia del Poetto, acqua turchese e un po’ di relax dopo la mattina impegnata con le attrazioni culturali. La spiaggia è attrezzata perciò non sarà difficile trovare un ombrellone e un paio di sedie, oppure il ristorante fronte mare per uno spuntino o la merenda con i bambini davanti a tutta questa bellezza.
Da non perdere lo stagno retrostante dove ha preso dimora una colonia di bellissimi fenicotteri rosa. Al pomeriggio ci si può spostare verso la Sella del Diavolo, il promontorio che divide la città in due parti, ottimo per un po’ di trekking formato famiglia, immersi nella natura e con uno sguardo al mare meraviglioso. La leggenda dice che proprio qui un angelo ha disarcionato il diavolo la cui sella è però rimasta sulla montagna.

Da Cagliari possiamo montare di nuovo in auto per circa un’oretta e qualcosa, mi raccomando sempre i bambini sul seggiolino o sul rialzo, e prendere la direzione verso ovest, destinazione Sant’Antioco e San Pietro. Entrambe sono due isole, alla prima ci si arriva tramite un istmo artificiale anche con l’auto. Ci sono da vedere un sacco di spiagge uniche per bellezza e trasparenza dell’acqua, ma tra i paesini della piccola isola sono disseminati anche diversi reperti storici di epoca fenicia, romana e medioevale, nuragica e prenuragica. Da non perdere nel comune di Sant’Antioco il Museo archeologico, Cala della Signora e Cala Grotta sono considerate le due spiagge più belle.

Per un viaggio nella tradizione della pesca del tonno bisogna visitare anche l’Isola di San Pietro. Ci si arriva via mare da Sant’Antioco o Porto Scuso, la cittadina di Carlo Forte è conosciuta per la centenaria pesca del tonno e la sua lavorazione, il mito ha oltrepassato i confini dell’Italia ed è riconosciuto in tutto il mondo dai migliori chef, si può non mangiare pesce pure qui?

Un fine settimana è perfetto per questo minitour ma se ci si trova bene perché non tornare in Sardegna con più calma?

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