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La Respirazione in Travaglio

respirazione parto con partner

Il parto è uno dei momenti più importanti della vita di una donna e sicuramente l’evento più oggetto di luoghi comuni e falsi miti. Uno di questi è sulla modalità di respirazione da utilizzare in travaglio – si sente tutto e il contrario di tutto! Alcuni consigliano di fare bei respiri profondi, altri di respirare ‘a cagnolino’ con la bocca, chi di inspirare col naso ed espirare con la bocca, altri ancora di stare in apnea soprattutto durante le spinte. 

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Tutto ci fa pensare che comunque la respirazione in travaglio è un importante sostegno per la donna, ma esiste un modo corretto di respirare e se esiste qual è? 

Come trainer di meditazione e tecniche di respirazione da quasi 25 anni vorrei precisare che qualunque respirazione vogliate praticare non potrete improvvisare, avrete bisogno di tempo e di una preparazione che andrebbe iniziata sin dai primi mesi di gravidanza. 

Solo se si diventa padroni di un metodo, durante il parto verrà spontaneo metterlo in pratica, altrimenti sarà difficile concentrarsi a respirare in un modo meccanico in un momento in cui si è focalizzate su tutto ciò che accade: la potenza delle contrazioni, l’ambiente nuovo, l’ascolto del nostro corpo e del nostro bambino, la posizione giusta da adottare o anche i consigli dell’ostetrica che sta assistendo il nostro parto.

Anche se respirare viene naturale, se non si è sviluppata consapevolezza ed una buona pratica in gravidanza, improvvisare durante il travaglio, potrebbe diventare, più che una risorsa preziosa, un altro processo di controllo senza alcun beneficio.

I benefici di una buona respirazione in travaglio

Lasciarsi andare con naturalezza.

La respirazione può aiutarci a vivere il travaglio nel modo più naturale possibile. 

Nella mente della futura mamma, spesso a causa dei tanti luoghi comuni, il parto viene, troppo spesso, associato a sensazioni di dolore, fatica, paura, tensione e, specie se si tratta della prima volta si tende a spostare l’attenzione da noi stesse all’ambiente esterno. 

Le emozioni negative, come appunto la paura e la tensione non solo rischiano di bloccare il tuo istinto e ti impediscono di lasciarti andare al potere della fisiologia di questo evento, ma peggiorano anche la risposta del tuo corpo, diminuendo l’ossigenazione e spostando la produzione di ormoni verso quelli dello stress invece che quelli del parto.

Il concerto armonico di ormoni come ossitocina, prolattina e melatonina che favoriscono la ritmicità delle contrazioni e, quindi la dilatazione, e di endorfine placano la sensazione di dolore e infondono un benessere, che in alcuni casi può arrivare fino a momenti di vera e propria estasi orgasmica.

La respirazione fornisce un notevole contributo sia riducendo la tensione, le ansie che aiutandoti a lasciarti andare, fidandoti della natura, del lavoro che stai facendo in team con il tuo bimbo.

Durante l’attesa le domande irrisolte abbondano sempre.

Stare nel momento presente

Un’altra importante funzione del respiro è quella di aiutarci a stare nel presente, accogliendo una contrazione alla volta, vivendo appieno quel che sta accadendo, senza opporre resistenza e aprendoci alla vita.

Al contrario il tentativo di farci svagare per renderci più sopportabile il dolore chiacchierando nelle pause tra le onde di potenza potrebbe essere veramente controproducente.

Le pause sono un’occasione importante per ricaricarti e riprendere energia per accogliere la contrazione successiva quindi ti consiglio di non distogliere la tua attenzione da te stessa parlando troppo. 

Il respiro, con il suo fluire ritmico di inspirazioni ed espirazioni, ti dà un grande aiuto per vivere momento per momento.

Riscoprire la propria forza

 Il parto è un’esperienza che permette di entrare in sintonia con tutta la tua forza, ti fa comprendere che niente può fermare la natura; se non lasci che la paura, l’ansia, l’imbarazzo ti blocchino rallentando anche la produzione di ossitocina e la dilatazione del collo uterino il tuo parto sarà orchestrato in modo completamente fisiologico dal tuo corpo.

Le ultime settimane di gravidanza ci preparano a questo grande cambiamento e a percepire le trasformazioni che stanno per avvenire anche a livello uterino. Ti sarai accorta che l’utero si prepara con le contrazioni muscolari sin dalla 38esima settimana anche in assenza di dolore. C’è insomma alle nostre spalle tutto un percorso che la Natura ha previsto e che ci porterà ad affrontare con naturalezza anche l’evento parto.

In contatto con il bebè

Non dimenticare che anche il bambino sta collaborando con te per nascere alla sua nuova vita, quindi non sei mai da sola in questa impresa ed il respiro è lo strumento migliore per entrare in contatto con lui e sentirsi uniti ancora prima che venga alla luce.

Il ruolo del partner

Il respiro serve anche a creare sintonia con il partner in un momento determinante nel processo di genitorialità. Anche se l’esperienza del parto è totalmente affidata alla mamma, il partner ha un ruolo fondamentale sia nel sostegno che nella protezione di questo momento magico.
Il respiro può diventare uno strumento per sentirsi più uniti, per far sì che lui capisca di che cosa abbiamo bisogno in ogni momento e riesca a sostenerci.

Anche i papà possono svolgere un ruolo importante in gravidanza, condividendo con te la pratica di questi semplici esercizi.

Oltre a supportarti e guidarti in travaglio, anche lui può trarne beneficio nella gestione della sua ansia riguardo alla nascita, non dimentichiamo che con il parto sta nascendo anche un papà.

Se il papà è calmo sarà in grado di trasmettere la sua calma e tranquillità anche a te, conosce il suo ruolo, sente di essere parte di questo evento, sa ascoltare e anticipare i suoi bisogni e, quando non ci sono più parole, sa come respirare e stare semplicemente insieme nel respiro al tuo fianco.

La respirazione: ecco come fare

Concludendo, apprendere le corrette tecniche di respirazione in travaglio, frequentando un corso specifico sin dall’inizio della gravidanza è sicuramente un’ottima scelta.

Solo in questo modo potrai affrontare quello che ti attende con consapevolezza. 

Prepararsi al parto naturale è importante, per questo ho pensato di darti la possibilità di leggere una mini-guida che puoi scaricare gratuitamente dal mio sito (https://vivianapresicce.it/pdf-free-come-prepararsi-al-parto-naturale/). 

La mia esperienza pluriennale in sala parto mi ha fatto comprendere quanto sia importante dedicare tempo e consapevolezza a conoscere e sperimentare le nostre capacità innate per affrontare questo evento, la respirazione è una di queste che se diventa una naturale risposta del corpo alla situazione che sta vivendo, può fare una grande differenza nella nostra percezione del dolore.

Grazie ai consigli di Viviana possiamo dedicarci ora alla lista di nascita, alla valigia per l’ospedale e alla casa in attesa del nuovo arrivo con più rilassatezza.

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Sono Viviana Presicce e sono ostetrica per scelta. Amo profondamente il mio lavoro perché mi dà la possibilità di vivere la nascita fisica e la rinascita spirituale di tutte le donne che ho il piacere d’incontrare sulla mia strada. Il mio obiettivo è fornire loro tutti gli strumenti utili per aiutarle a riconnettersi con il proprio sé interiore, permettendo loro di vivere intensamente e con piena coscienza in particolare il momento della nascita ma, più in generale, la propria vita. Ho lavorato per oltre 15 anni in ospedale, in sala parto, negli ultimi anni mi sono dedicata alla libera professione e da 25 anni sono anche istruttrice e ricercatrice di tecniche di meditazione semplici e avanzate. Ho fondato un metodo, Pronte a Rinascere, che accompagna la donna in tutta la fase della maternità con un'offerta di corsi online completa e unica in Italia.

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