Parco della Preistoria, un tuffo nel passato
A volte basta poco e non serve neanche andare in capo al mondo per provare sensazioni eccezionali. Domenica ci è bastato andare vicino a casa per fare un tuffo nel passato. In tutti i sensi davvero: con un tuffo di milioni di anni ci siamo ritrovati non solo nella Preistoria circondati da feroci dinosauri ma lo stesso tuffo ci ha portati indietro di 30 anni quando ancora studenti io e mio marito avevamo visitato questo parco con le nostre maestre delle elementari. Incredibile la sensazione di rivisitarlo con i nostri piccoli, proprio quel parco che alla loro età ci aveva fatto cosi tanto emozionare: sto parlando del Parco della Preistoria, situato a Rivolta d’Adda, un paese a pochi chilometri da Milano, da Bergamo, da Cremona e da Lecco.
In oltre 100 ettari di Parco Naturalistico, immerso nel Parco Adda Sud, sono state allestite 27 ricostruzioni di animali preistorici e dinosauri e 3 ricostruzioni di uomini preistorici; inoltre nel parco è possibile osservare animali selvatici in semilibertà, fare un percorso botanico, divertirsi in un labirinto e visitare un interessantissimo museo con numerosi reperti preistorici.
La nostra visita al Parco della Preistoria
La sensazione di tornare dopo 30 anni in un posto è davvero particolare, strana e piacevole al tempo stesso. Non sai cosa puoi trovare, non sai se ne uscirai contento o deluso. Toccare i ricordi dell’infanzia spesso può portare a spiacevoli delusioni.
Ma noi abbiamo in casa una piccola paleontologa cinquenne amante dei dinosauri e non potevamo portarla in giro per il mondo in cerca di scheletri e ricostruzioni di dinosauri e non portarla nel Parco vicino a casa che ci ha fatto conoscere i suoi eroi quando eravamo bambini come lei.
Appena entrati nel Parco si trovano le voliere con diversi tipi di uccelli: pappagalli colorati, tortore, pavoni bianchi, …
Una volta visitate le voliere inizia il percorso vero e proprio che porta alla scoperta del Parco. Tale percorso, ben segnalato da cartelli, è un anello lungo circa 4 chilometri con a metà percorso un’area ristoro/picnic, immerso in uno splendido bosco misto di latifoglie decidue. L’anello è tutto in piano, senza dislivello e facilmente percorribile sia da bambini a piedi che con passeggini. E’ possibile anche entrare con proprie biciclette oppure il Parco mette a disposizione un trenino, a pagamento nel weekend (2 euro a testa), che parte dall’ingresso e fa il giro del Parco fermandosi a metà strada nel punto ristoro per poi ripartire tornando verso l’uscita del Parco. Si può anche percorrere metà percorso a piedi e poi tornare col trenino (preso a metà strada è gratuito) se i bambini dovessero essere stanchi. Noi abbiamo scelto di percorrere tutto l’anello a piedi, cosi da poterci soffermare quanto volevano i bambini nei diversi punti di interesse. I bambini (i miei figli e due loro amici, in tutto 4, due di 5 e due di 6 anni) l’hanno percorso senza problemi, anzi correndo come matti da un punto all’altro senza lamentarsi una volta.
La mappa del parco col percorso è consultabile qui http://www.parcodellapreistoria.it/mappa.asp .
La prima parte del percorso è costituita dall’itinerario botanico: accompagnati da pannelli esplicativi, si parte alla scoperta di piante e sottobosco che costituiscono il bosco del parco.
Le piante che si incontrano sono tantissime e sono consultabili a questo link: http://www.parcodellapreistoria.it/bosco.asp .
Terminato il percorso botanico si inizia ad incontrare i primi dinosauri che ci accompagnano nel nostro piacevole percorso all’interno del bosco fino ad arrivare nell’area della fauna protetta, dove i bambini possono incontrare caprette, asinelli, daini, cervi, … Insieme a questi animali in semilibertà se si è fortunati (e noi lo siamo stati) si può incontrare un leprotto, una volpe, un tasso, … Qui i bambini impazziscono, la natura è davvero padrona ed è impossibile non rimanerne travolti.
Proseguendo si arriva alla zona che mi è piaciuta di più nel Parco, ovvero il lago dei Cigni, ambientazione fantastica per i plesiosauri che se ne stanno spiaggiati nei pressi del laghetto.
Da qui in poi è un susseguirsi di ricostruzioni di dinosauri (nei pressi dello Stegosauro c’è un’area con tavolini per pic-nic o per una breve sosta) che ci accompagnano fino al Brontosauro, l’unico dinosauro che i bambini possono toccare e cavalcare. Quindi qui tappa obbligatoria: la coda del Brontosauro si trasforma in un fantastico scivolo… e chi li scolla più i bambini?
Per fortuna vicina c’è l’area pic-nic e alla fame, si sa, non si comanda! Qui è possibile mangiare al sacco su uno dei numerosi tavolini messi a disposizione dal parco oppure prendere qualcosa dal Bar/Tavola calda presente. Molti tavolini sono coperti sotto gazebo in modo da potersi riparare in caso di pioggia o sole forte. Sempre in questa zona sono presenti servizi igienici e un bellissimo e grande parco giochi completo di porte da calcio. E’ anche presente un’area barbecue gratuita.
Da qui si può scegliere di rientrare col trenino ma noi abbiamo proseguito a piedi e non ci siamo pentiti della scelta perché i bestioni più grandi e che di solito fanno impazzire i bambini come il Triceratopo, il T-Rex e l’Iguanodonte sono in questa seconda parte di anello e col trenino si possono vedere solo di sfuggita.
In questa seconda parte di percorso si trova poi un’altra attrazione che piace sempre ai miei bambini: il divertentissimo labirinto. Si prosegue il percorso, osservando le ricostruzioni di uomini preistorici e costeggiando il lago degli Aironi fino a concludere la visita non prima di aver visto un bel mammuth.
A fine anello si trovano pavoni (che quando ci siamo stati noi hanno fatto la gara di esibizione ruota. Esibizionisti davvero!) e il fantastico museo paleontologico, piccolo ma molto utile a capire la terminologia del paleontologo e per capire come avviene uno scavo paleontologico.
Come arrivare al Parco della Preistoria
Il Parco della Preistoria si trova a Rivolta d’Adda, in viale Ponte Vecchio 21, sul confine tra le provincie di Milano, Bergamo e Cremona ed è inserito all’interno del Parco Adda Sud.
Il Parco è posto sulla sponda sinistra del fiume Adda ed è immerso in un’area naturale di oltre cento ettari costituita da un bosco secolare.
Sul sito ci sono le indicazioni per arrivarci http://www.parcodellapreistoria.it/dovesiamo.asp .
INFORMAZIONI SUL PARCO DELLA PREISTORIA
Il biglietto costa 12 per gli adulti e 9 euro per i bambini (da 3 a 12 anni).
Ci sono poi tariffe ridotte per gruppi numerosi (sopra 30 persone) o per le scuole. I prezzi sono consultabili a questo indirizzo http://www.parcodellapreistoria.it/tariffe.asp.
Il parco è aperto tutti i giorni, dal 20 febbraio al 13 novembre 2016, con orario continuato:
dal 20 febbraio al 26 marzo dalle 9.00 alle 17.00 da lunedì a sabato e dalle 9.00 alle 17.30 la domenica e nei giorni festivi;
dal 27 marzo al 29 ottobre dalle 9.00 alle 18.00 da lunedì a sabato e dalle 9.00 alle 18.30 la domenica e nei giorni festivi;
dal 30 ottobre al 13 novembre dalle 9.00 alle 17.00 da lunedì a sabato e dalle 9.00 alle 17.30 la domenica e nei giorni festivi;
Il parco è accessibile a piedi, in bicicletta ed è percorribile con passeggini o ai disabili in quanto è privo di barriere architettoniche.
Visite guidate al Parco della Preistoria
E’ possibile organizzare visite guidate, il cui costo non è compreso nel costo del biglietto. Il programma è riportato a questo link:
http://www.parcodellapreistoria.it/visite-guidate.asp
Cosa ci portiamo a casa dal Parco della Preistoria
Il Parco della Preistoria ci ha piacevolmente stupiti. Le ricostruzioni di dinosauri non sono moderne come quelle delle mostre allestite negli ultimi anni, le tecniche realizzative anzi sono quelle di 30 anni fa. Ma il Parco è davvero ben studiato, le ricostruzioni sono piacevolmente ambientalizzate e la visita risulta piacevole. Gli spazi sono ampi, i sentieri ombreggiati, ben tenuti e facilmente percorribili. Le aree svago e le aree pic-nic sono davvero ben organizzate.
I nostri piccoli paleontologi sono rimasti felicissimi e sono tornati a casa pieni di entusiasmo raccontando tutto quello che hanno imparato. Già si sono ripromessi di tornarci….
E noi adulti? Direi che il tuffo nel passato non ci ha affatto delusi…. !