Ripatransone ed Offida :Barbie e Tombolo.
La mia passione per le Barbie dura da sempre, ci ho giocato fino ai primi anni dell’adolescenza di nascosto per non farmi prendere in giro da mia sorella. La mia preferita era Barbie fiori di pesco, aveva un vestito rosa pesca lungo, fatto di tulle e pizzi ed un ‘acconciatura alla Moira Orfei. Ovviamente ho trasmesso questa passione alle mie figlie che quindi sono state entusiaste quando per caso ho scovato una collezione privata vicino casa.
Il museo delle Barbie si trova a Ripatransone, un paesino dell’entroterra Marchigiano in provincia di Ascoli. Arrivarci è molto semplice: basta prendere l’A 14 in direzione sud ed uscire a Cupra Marittima e prendere la provinciale poi ci saranno le indicazioni per il paese. Il panorama è davvero suggestivo :vi troverete catapultati tra le colline dell’Ascolano e se ci andrete in luglio, verrete accecati letteralmente dal giallo dei girasoli. Alla metà di agosto i fiori sono quasi tutti appassiti e pronti per la raccolta e la produzione di olio, ed il giallo dei fiori è sostituito dall’oro delle balle di fieno sparse per le campagne circostanti.
Il museo si trova all’interno dell’agriturismo I due Cipressi. E’ una collezione privata che Rossella, la proprietaria e la sua famiglia, saranno ben liete di mostrarvi. Quando si apre la porta c’è stato un coro di OHHHHHHHHH e a tutti brillavano gli occhi.
Ci sono più di 700 barbie da collezione con vestiti a dir poco stupefacenti. Ho cercato la mia Barbie, ma non l’ho trovata, ho trovato invece una intera vetrina dedicata alla Ferrari.
Il museo è piccolino, si tratta pur sempre di una collezione privata, ma trascinare via le bambine non è stato facile. Per fortuna dalla cucina dell’agriturismo salivano profumini allettanti e così ci siamo seduti al ristorante per assaggiare la cucina familiare dei Due cipressi e ci siamo alzati satolli e soddisfatti.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il comune di Offida non lontano da Ripatransone :famoso per il merletto a Tombolo. Il centro storico è tutto raccolta intorno alla piazza principale e si gira facilmente a piedi in poco tempo. Abbiamo visitato il teatro del serpente Aureo che è un piccolissimo teatro di appena 300 posti ancora funzionante, fatto una sosta per assaggiare i biscotti del pescatore insieme ad un bicchiere di rosso Piceno per noi ed un gelato per le bimbe. Poi mi sono persa tra le botteghe artigiane e cercato di imparare l’arte del tombolo con scarsi risultati, a dire il vero.In tarda serata siamo rientrati in quel di Pesaro, ripromettendoci altre gite nell’entroterra che cela sorprese inimmaginabili ad ogni angolo.
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