Blog
Leave a comment

Firenze da scoprire

firenze ponte vecchio

Firenze è una meta da non mancare, con e senza bambini. In questo articolo il nostro racconto di viaggio nella città quando nostro figlio aveva solo due anni, un paragrafo sul b&b che ci ha ospitato nel centro di Firenze ed alcune impressioni personali sulla città nella quale mi sono ritrovato qualche anno dopo da papà viaggiatore.

offerte viaggi gruppo vacanze bambini

Un weekend a Firenze

Si puo’ visitare una città d’arte con un marmocchio di due anni al seguito? Si solo se si scende a compromessi tra ciò che si vuol vedere e le sue necessita’. A noi e’ capitato così…
Fatte varie prenotazioni ed i preparativi di rito arriva il giorno della partenza. Le 4 ore di treno passano veloci. Dopo i primi momenti ad ammirare il paesaggio, tra merende, riposino, camminate per i corridoi arriviamo subito a Firenze. La voce del capostazione che indica il nome della fermata colpiscono il mio piccolo terremoto a tal punto che arrivati alla stazione di Firenze lui non crede che sia arrivato il momento per scendere dal treno. Un po’ di capricci, e poi giù.
A piedi raggiungiamo il b&b dove alloggeremo per tutta la vacanza. Fortunatamente è sito al piano terra, niente scale, perché la stanchezza inizia a farsi sentire. La signora che gestisce questa struttura gentilmente ci lascia depositare i nostri bagagli anche se la stanza non e’ ancora libera. Così armati di passeggino facciamo un primo giro. E’ la nostra prima volta a Firenze. La città a prima vista e’ bellissima, le sue viuzze così rappresentative, ci colpiscono e catturano la nostra attenzione. Visto l’ora tarda ci avviamo verso un ristorantino per cenare in tranquillità’.

firenze centro storico

Il giorno dopo, sotto consiglio della nostra gentilissima ostellante, decidiamo di prendere in affitto delle biciclette, saranno le nostre compagne di viaggio. Gli spostamenti diventano così più rapidi e più piacevoli. Le zone pedonali cittadine sicure permettono alla piccola canaglia di esplorare ogni angolino nascosto.

I ritmi, lenti, scanditi dalle necessita’ di nostro figlio, ci permettono di visitare alcuni monumenti famosi di Firenze. Riusciamo a visitare il Duomo e il suo Campanile, la basilica di Santa Maria Novella, il Battistero, il ponte Vecchio. E ancora la Basilica di Santa Croce e la Cappella Brancacci. Uffizi e Palazzo Pitti dovremmo visitarli nel nostro prossimo viaggio, la fila è troppa e la pazienza del nostro cucciolo è troppo poca ancora. I parchi giochi dislocati nelle prime periferie della città, diventano un divertente diversivo, per ridere giocare e divertirsi tutti e tre assieme. Riusciamo perfino a visitare le colline fiorentine grazie alle indicazione della titolare del B&B che ci spiega quali autobus di linea prendere per visitare gli angoli più belli di queste colline. La gita ci regala degli scenari stupendi e ci permette di riposare le gambe un pò tremanti, nella vita quotidiana siamo dei pigrotti non abituati a far sport.

Questi tre giorni sono passati velocemente ed e’ ora di salire sul treno per tornare a casa. Stremato dall’entusiasmo, il ritorno è un momento di riposo per il piccolino, e per noi e’ un momento di relax.

Un bed & breakfast a Firenze

Casa Corsi, gestito da Roberta la proprietaria, è un piccolo e curatissimo B&B nel centro di Firenze localizzato in una posizione strategica, noi dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella ci abbiamo impiegato a piedi solo un paio di minuti, si trova altresì vicino ad un parcheggio a pagamento per tutti quei viaggiatori che preferiscono raggiungere Firenze con l’automobile.

Arrivati prima che si liberi la stanza, Roberta si è dimostrata veramente disponibile a tenere le nostre valigie, e l’ha fatto anche l’ultimo giorno, dopo aver liberato la camera fino all’ora di partenza del nostro treno.
L’appartamento che ospita il bed & breakfast, situato al pianoterra di un palazzo storico fiorentino, si trova in una strada servita da bar, ristoranti e supermercati. La nostra stanza, la camera tripla blu con bagno interno, semplice e curata, era dotata di tv ed aria condizionata. L’abbiamo trovata confortevole, molto pulita e luminosa.

Casa Corsi è dotata di un piccolo giardino interno che Roberta ha arredato in maniera sublime: erbe aromatiche piccoli arbusti e fiori di ogni genere regalano un’atmosfera da sogno, un’oasi nella città. Il nostro bambino si è divertito come un matto a correre e giocare in giardino mentre noi ci godevamo un po’ di fresco nel caldo dei mesi estivi tra una visita e l’altra.
Il b&b permette a tutti gli ospiti l’utilizzo della cucina. La colazione, che ogni ospite si prepara da sé, viene consumata su un tavolone quadrato, tutti assieme, di fronte a delle vetrate prospicienti il giardino, tutta questa positività e’ sicuramente un buon inizio di giornata. Noi abbiamo utilizzato anche la cucina per alcuni pranzi e cene, vista la comodità di avere un posto sicuro dove stare con il nostro piccolo marmocchio in tranquillità.

Dal b&b è facile raggiungere a piedi, o in bicicletta come abbiamo fatto noi, noleggiandola davanti alla stazione ferroviaria, il centro della magnifica città di Firenze, girovagando per una delle più amate città d’arte italiane.

Casa Corsi e la titolare Roberta ci hanno lasciato sicuramente un ricordo positivo che portiamo nel cuore. Come non consigliarvelo !

La mia Firenze

Ci sono stato la prima volta con una gita scolastica alle scuole medie, forse è per questo che le associo una sensazione piacevole, ci torno sempre volentieri, in genere anche se il tempo è poco ed il vero motivo della visita non è quello turistico (daddy blogger va al BTO2014) faccio ugualmente quattro passi fino al centro, non voglio perdermi questo privilegio.
Per me Firenze è Santa Maria Novella, quel pullulare di persone che affollano la stazione dei treni proprio di fronte alla chiesa da cui ha preso il nome, quegli archi acuti a strisce di marmo verde sono il primo impatto con l’architettura fiorentina per tanti che arrivano in città.

Firenze è le sue strade, quelle del centro storico, dove tra ormai una moltitudine di negozi stranieri c’è n’è ancora qualcuno dove senti parlare il fiorentino autentico, quella delle enoteche dove la gente se ne sta sull’uscio con il calice in mano a guardare i passanti, le salumerie con i prosciutti appesi, il profumo dei cantucci appena sfornati, le macellerie dove le fiorentine fanno bella mostra di sé. Questa città è pure la sua piazza principale con la Chiesa di Santa Maria del Fiore, il battistero ed il campanile di Giotto, il Ponte Vecchio, peccato vivere questa atmosfera mentre qualcuno ripetutamente ti chiede l’elemosina di mestiere.

Firenze è entrare dalla porticina di una modesta trattoria e trovare un posto incredibile, dove tra sedie in stile settecento, lampadari di cristallo e lumi di candela entri in una dimensione parallela, a metà tra il rinascimento ed il contemporaneo, la pizza è pure buona e con 9 Euro te ne esci felice (pizzeria trattoria Nerone in Via Faenza). Ci scappa pure una risata quando l’anziano proprietario da atto ad una scenetta di richiamo del cameriere, tutta in fiorentino stretto, sorrido sotto i baffi che non ho.
Firenze è anche la possibilità di alloggiare fuori dal centro, tanto c’è la navetta gratuita che ti porta e ti viene a prendere, mi fa sorridere quando mi aprono la porta della navetta e mi chiedono “sei tu il blogger?”, non ho più un nome, ma mi piace tutto sommato.

E pure un momento piacevole per scambiare quattro chiacchiere con l’autista, ogni volta diverso, con una storia tutta sua. Chi parla del traffico scambiandosi reciproche lamentele, chi della sua vita avventurosa tra paesi oltreoceano per non fare il militare, chi ti chiede del clima, lì dove vivi sull’isoletta, una mezzoretta in compagnia che si conclude sempre con un sorriso. L’hotel fuori dal centro è una scelta che preferisco talvolta, no problemi di parcheggio, costo più contenuto, anche se c’è poco in giro alla sera, quando sei stanco della giornata non ti serve altro che una doccia ed una buona stanza d’albergo.

La mia casa a Firenze per due giorni è infatti il Novotel di Firenze Nord Aeroporto, una costruzione moderna con una grande e luminosa hall dove il sorriso della ragazza alla reception è sempre ben accetto, dopo un viaggio stancante. Di questo hotel apprezzo particolarmente i cuscini colorati in camera (bella ampia oltretutto) e la comodità del letto (pisolini d’oro), il wifi che funziona, il minibar (pieno di roba e non triste come spesso lo trovo) e non mi dimentico il bollitore ! Si proprio lui, un blogger non scrive se non ha caffé, thé o camomilla, da scegliere a seconda dello stato d’animo, ne approfitto e consumo i due bicchieri in cartone, comodi pure per non scottarsi, la bustina di Twinings fa il resto, il migliore per me.

Al mattino sono un italiano anomalo, non solo perché vivo all’estero, il problema è che adoro l’english breakfast, quando vedo il buffet salato con il bacon e le uova mi viene l’acquolina in bocca, così mi mimetizzo da straniero e mi gusto questa prelibatezza mattutina. Anche qui non manca nulla, nel contenitore in acciaio inox apre la serrandina e scopro la magia, frittata, sottili fette di pancetta e salsiccette, slurp, tutto condito con il buongiorno del responsabile di sala.

Il pregio di un grande albergo sono i servizi, c’è sempre qualcuno al banco reception per ogni evenienza, ci sono i pc con le stampanti a disposizione dei clienti (ottimi se hai da fare un check in on line all’ultimo momento), puoi garantirti la tua privacy senza nulla togliere al desiderio di scambiare quattro chiacchiere ed una risata con qualcun altro nella hall. Noto con piacere pure un’area per bambini e ragazzi con alcuni giochi e la playstation, vedo bene i miei piccoli in quello spazio e noi tranquilli sui divanetti con il laptop sulle ginocchia, ne farò mente locale per il prossimo viaggio.

Assisto pure ad una scenetta tipica da hotel, succede in ascensore, cabina affollata, dal settimo in giù si ferma ad ogni piano, c’è qualcuno che si affaccia ma non entra perché è pieno, le 8.30 sono l’ora di punta, al secondo spuntano due giapponesi ed entrano ugualmente schiacciandosi un po’, passa qualche secondo, si guardano attorno ed escono di nuovo, noi ci guardiamo ed io dico: “Ok, era la lift experience”, la risata scatta spontanea tra i miei compagni di ascensore.

A Firenze torno sempre volentieri, l’esperienza, seppur breve è stata piacevole, metto in agenda qualche giorno in più per il prossimo giro, daddy blogger ringrazia questa magnifica città.

Se ti è piaciuto questo post e vuoi scoprire di più su di noi vai alla pagina NOI

foto da www.comune.fi.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.