Come dovrebbero essere una destinazione turistica realmente “family”
DOC è un acronimo legato al mondo del vino, nato per certificare l’origine di un prodotto ma soprattutto per associarlo ad un criterio di qualità. Rileggendo questo termine oggi mi è venuto in mente quanto potrebbe essere interessante ed utile avere un marchio di qualità che contraddistingua le destinazioni di vacanza che si impegnano a garantire servizi per le famiglie con bambini, una specie di destinazione turistica DOC (in senso lato), un luogo perfetto per le vacanze di famiglie con bimbi e ragazzi. Ma quali potrebbero essere i punti fondamentali ai quali non dovrebbero sottrarsi le destinazioni, parlo di località, comprensori, mete di vacanza, non family hotel, per effigiarsi così di questo appellativo? Quali sono i servizi “minimi” da garantire alle famiglie con bambini? Cosa cerca chi arriva con dei bimbi al seguito, intendo di un’età compresa tra gli 0 ed i 14 anni?
Ho cercato di schematizzare quali sono i servizi che una località turistica che si rivolge alle famiglie dovrebbe avere, se vuole essere una località turistica DOC per famiglie. Parlo di servizi aperti a tutti, pubblici, non solo per gli ospiti di un determinato hotel o campeggio. Queste sono le cose fondamentali che secondo me ogni luogo con questi proposito dovrebbe avere. Mi piacerebbe che nei commenti aggiungessi il tuo parere in merito, consigli, suggerimenti o testimonianze.
- Parchi giochi attrezzati e zone verdi
Indispensabili per bambini e genitori. Non è necessario che sia una Gardaland in miniatura ma neppure un’altalena arrugginita buttata là, che ci sia una fontanella e dei servizi igienici funzionanti e puliti. - Itinerari per escursioni per famiglie
Possibilmente adeguatamente segnalati, con segnaletica e mappe (anche on line) con indicazione di durata, difficoltà, dislivello) - Servizi igienici pubblici adeguatamente attrezzati per le famiglie
Parlo di fasciatoi, stanzette per l’allattamento, gabinetti e lavabi a misura bambino. - Piste ciclabili
Per muoversi nella località senza muovere l’auto. Non una semplice riga gialla sull’asfalto, piste delimitate, curate ed intelligenti. - Servizio trasporto pubblico
Mi piace immaginare una vacanza dove lasci la macchina in parcheggio e ti muovi con i mezzi pubblici. Se non lo fai in bicicletta, vedi sopra, puoi farlo con l’autobus, il tram, quello che è. E’ importante però che ci sia la possibilità di farlo e che la frequenza delle corse non sia accettabile, diciamo così. - Piano B in caso di maltempo
Ogni località dovrebbe prevedere, con adeguate strutture e programmazione degli eventi, un piano B in caso di pioggia. Nel 2016 non penso sia sufficiente dire “vabbé”, “che ci possiamo fare se piove”… Parlo di strutture come parchi acquatici al coperto, piscine, sale attrezzate ed intrattenimento anche al coperto. - Programma
Se ospiti le famiglie il tuo programma dovrebbe disporre di attività anche per le suddette. Il festival del canto gregoriano va benissimo, non va bene forse se il tono di tutti gli eventi stagionali ha temi similari e ti consideri un polo family. - Sicurezza
Noi non disdegniamo l’uso di telecamere nei parchi quando queste sono finalizzate a preservare la sicurezza dei bambini. La cautela non è mai sbagliata.
In relazione alla sicurezza sanitaria certamente la presenza di una o più farmacie con chiara indicazione delle aperture, un punto di pronto soccorso, i recapiti di un pediatra.
In Italia ci sono degli esempi notevoli di come dovrebbe essere una destinazione turistica family friendly, purtroppo c’è anche una bella lista di località decisamente poco family. Credo fermamente che c’è ancora molto da migliorare, magari seguendo le orme di chi è già eccellenza.