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Come vestirsi a Primavera

vestirsi in primavera

Viene subito alla mente la classica frase “aprile non ti scoprire” ma forse abbiamo qualcosa da ridire su questo vecchio detto. Lo stile, o meglio la tecnica a strati, è infatti quella sempre vincente, specialmente in questa stagione così altalenante dal punto di vista climatico. Come vestirsi a primavera quando ci si appresta per un viaggio quindi?

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Chiaramente molto dipende dalla destinazione, faccio un esempio, a Pasqua partiamo per l’Olanda e già sappiamo che la primavera nei Paesi Bassi non è la primavera in Italia. Quando soffia il vento del Mare del Nord il freddo percepito è notevole perciò bisogna partire con l’abbigliamento adatto, anche se non è il freddo artico. Ma ora parliamo in generale, e questo abbigliamento può andare bene in molte delle destinazioni dove a primavera non fa già molto caldo. Diciamo dalla fascia corrispondente all’Italia del nord in su.

Come vestirsi a primavera con la tecnica a strati

La primavera nei paesi del nord e in Europa centrale può essere molto più pungente di quello che si pensa, talvolta anche alle nostre latitudini. Certo ci sono i prati in fiore, il sole si fa vedere più spesso ma la temperatura è soprattutto il vento potrebbero dare parecchio fastidio, e non c’è nulla di peggio che patire il freddo quando dovresti solo goderti queste giornate spensierate. Mi ricordo in Scozia a maggio come cambiavano le temperature… Ecco cosa ci portiamo in valigia per i nostri viaggi primaverili nei paesi del centro e nord Europa, ad esempio a Pasqua in Olanda, ma anche in Italia del nord, utilizzando la tecnica degli strati sovrapposti.

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Le novità softshell Airlayer Canadian

Il nostro abbigliamento non sarà molto differente tra noi adulti e i bambini. Pensiamo che i bambini non bisogna coprirli troppo e su questo i popoli del nord sono maestri. Qualora programmassimo un viaggio più a sud, in Italia o Spagna, magari togliamo l’imbottitura dal terzo strato o proprio non lo utilizziamo. Rimane inteso che questi sono i nostri suggerimenti per un viaggio di tipo tradizionale, qualora programmiate spostamenti in bici o in barca, attività sportive diverse, chiaramente sarà necessario prevedere delle integrazioni personalizzate.

Gli strati da usare per l’abbigliamento di primavera

Il primo strato di vestiti

E’ quello a contatto con la pelle pertanto noi suggeriamo un intimo traspirante, possibilmente non di cotone, tende ad assorbire il vapore acqueo che normalmente viene prodotto dal corpo. In viaggio ci si muove, si cammina, i bambini anche corrono e pertanto sudano facilmente. Niente di peggio che indossare un intimo sbagliato che non permette la trasudazione, che trattiene l’umidità: l’effetto indesiderato è quello di rimanere ghiacciati per tutto il giorno.

Una maglietta a maniche corte traspirante, noi utilizziamo delle magliette traspiranti Canadian di quelle tipiche da jogging e delle mutande il più comode possibili. Calze se possibile di tipo trekking.

Lo strato intermedio di vestiti

Noi utilizziamo un pile leggero che può essere del tipo tradizionale oppure un softshell, si tratta in pratica di un una sorta di giubbotto che può essere utilizzato da solo oppure sotto ad un giubbotto più pesante, vedi sotto. Noi per la primavera che sta arrivando abbiamo optato per la nuova serie softshell airlayer di Canadian realizzata con un tessuto molto particolare. Praticamente il materiale è costituito da una serie di tubicini tessuti assieme e imbottiti con una speciale fibra isolante. Ha la zip sul davanti che ne permette l’utilizzo appunto come softshell. Più comodo da togliere o indossare a seconda dell’esigenza del momento, facilmente ripiegabile, occupa veramente poco spazio in valigia o zaino.

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Dettaglio Softshell Airlayer Canadian

E’ un capo comodo, che si adatta al corpo, morbido, elastico, si indossa bene e tiene caldo il corpo non impedendo la naturale traspirazione quando serve. Viene prodotto in tre colori, durante la nostra visita al negozio Canadian di Trieste abbiamo optato per il verde per i maschi di famiglia e il rosso per le donne. Se poi esce il sole si toglie uno strato e si rimane con il softshell, per questo è anche importante che lo strato finale non sia troppo ingombrante, così ci sta anche nello zainetto!

Per le gambe attenzione al tipo di pantaloni che scegliamo, sempre che le donne non siano così coraggiose da indossare già la gonna. I jeans sono comodi ma ricordiamoci che sono di cotone e non tengono un cavolo di caldo 🙂 Un pantalone tecnico che garantisca un minimo di calore, non quelli sottili sottili da trekking, e contemporaneamente garantisca la trasudazione è forse la soluzione migliore. Poi sinceramente partiamo anche noi spesso in jeans… ma si sa che il calzolaio ha le scarpe rotte.

Vestiti di primavera: lo strato esterno

Giubbotto antivento e antipioggia con imbottitura removile in pile. E’ fondamentale, lo strato più esterno ci protegge dal vento e dalla pioggia, a nord il tempo cambia spessissimo, è di fondamentale importanza essere protetti dai fattori atmosferici più aggressivi. Giubbotto in assoluto dotato di cappuccio, di moda o non di moda è un accessorio indispensabile, specialmente per i bambini. Non serve ricordare, speriamo, che il giubbotto sia impermeabile, meglio anche se traspirante, realizzato quindi con un tessuto tecnico che impedisce alle gocce d’acqua di entrare ma permette al vapore acqueo di uscire.

Le scarpe da viaggio a primavera

Meglio tenere conto che può piovere, ci si può preoccupare un po’ meno del freddo che non sarà pazzescamente pungente. La nostra scelta è per una scarpa da trekking leggero o delle sneakers, ma che garantiscano un minimo di protezione dalla pioggia.

Berretto sì o berretto no a Primavera

E’ una cosa abbasta personale la decisione di portarsi o meno un berretto in valigia a primavera. La nostra scelta è per averne sempre uno nello zaino, magari di quelli più leggeri.

Gli accessori sempre con noi a primavera

Lo zainetto è uno degli accessori da viaggio che non lasciamo mai a casa. Ci serve per tenere a portata di mano tutte le cose personali ma anche la fotocamera compatta, il piccolo treppiede, la batteria di riserva, qualche medicina se necessaria, l’acqua.

Questo post è realizzato in collaborazione e sulla scorta delle informazioni fornite da Canadian Sports and Fishing

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