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Caorle, colori, sapori e sorrisi in vacanza

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Un week-end a Caorle con i bambini

Sono le casette tutte colorate del centro storico di questa cittadina a darci il benvenuto a Caorle, arriviamo in auto nel tardo pomeriggio, sono circa 20 km dopo l’uscita dall’autostrada, ci sistemiamo nella nostra camera familiare al terzo piano dell’International Beach Hotel Caorle ed il primo approccio che abbiamo con la località turistica è proprio una bella passeggiata.

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Dall’hotel sono meno di cento metri sino alla spiaggia, approfittiamo della passeggiata e ci dirigiamo verso est. Caorle ha due arenili principali, quella di levante e quella di ponente, intervallate da un tratto di scogliera con il Santuario della Madonna dell’Angelo a fare bella mostra di sé su di un piccolo promontorio. I bambini come vedono la sabbia non resistono, e come possiamo tenerli fermi, li lasciamo correre, fare le capriole e scendere dallo scivolo di un piccolo parco giochi sul limitare della spiaggia, è il loro ambiente la spiaggia, giusto che se lo godano anche se poi avranno sabbia dappertutto.

Trascorsi i quindici minuti di follia dei nostri “furetti da viaggio” proseguiamo verso il centro e la zona pedonale. Che sorpresa colorata questa Caorle! Gli edifici sul Rio Terrà delle Botteghe (originariamente un canale poi interrato come avrete capito dal nome) hanno ognuno un colore diverso, bello acceso, sono edifici carini, con i camini sulle facciate, ognuno diverso ma armonici, nell’insieme mette molta allegria ed il fatto di poter lasciare i bambini liberi nella zona pedonale è una bella cosa, il centro è pulito ed in ordine, un bel 10 all’impatto iniziale con questa cittadina di mare.

 

Incontriamo un paio di amici tra i quali Veronica, un’amica di bambini con la valigia che conosciamo già da tempo, con lei decidiamo di bere un aperitivo prima di cena e lo facciamo alla Birreria ai tre Tini, il perché del nome lo capiamo appena entrati, i “tre tini” sono i primi tre tavoli del locale, su uno ci sistemiamo noi, sull’altro i nostri bimbi, si sentono importanti oggi, un tavolo solo per loro, l’“aperitivo” per loro è succo di frutta e pure le patatine, ma che bello sentirsi grandi. Notiamo sul soffitto una marea di targhe automobilistiche di tutte le nazionalità, carine!

Per la cena non dobbiamo spostarci troppo, il ristorante “Antico Petronia” in Via Roma http://www.anticopetronia.com/ è solo a due passi. Massimiliano, il titolare ci accoglie e ci sistema nella terrazza riscaldata, è primavera ma la sera fa ancora freschetto. Sistemiamo prima i bambini con un piatto di gnocchi al ragù che arrivano velocissimi, poi ci rilassiamo e ci coccoliamo con un po’ di antipasti di mare, ravioli all’orata e frittura di pesce misto. Molto soddisfatti di tutto possiamo rientrare in hotel.

L’International Beach Hotel Caorle http://www.internationalbeachhotel.it/InternationalHome.html è una struttura a tre stelle estremamente curata nei dettagli nel settore di Ponente di Caorle. La nostra camera è una familiare con letto matrimoniale e due letti a castello nella stanza attigua comunicante. C’è tutto lo spazio necessario a muoversi per una famiglia di 4 persone, oltre ad un’ampia terrazza dalla quale si vede anche un po’ di mare. Al mattino del giorno seguente la colazione ci attende nella sala al pianoterra, e che colazione! In un bel ambiente arredato di tutto punto ci attendono brioche, colazione salata e dolce, uova, pane biscottato, succhi di frutta, yogurt e cereali, che buongiorno a Caorle!

Ci siamo fatti mettere via un paio di biciclette perché questa mattina vogliamo esplorare una parte di Caorle forse meno conosciuta. Con due bici da passeggio, di cui una con seggiolino per bambini ed una più piccolina per il bimbo più grande, montiamo in sella e sfiliamo prima la passeggiata lungomare della spiaggia di ponente, prima sosta proprio di fronte al duomo di Caorle per dare un’occhiata alla scogliera che divide le due spiagge con i bassorilievi realizzati da artisti internazionali proprio sui grossi massi che proteggono la riva dalle onde del mare.

Seconda tappa è al Santuario dedicato all Madonna dell’Angelo http://www.caorleduomo.altervista.org/storiasantuario.html. La tradizione vuole che l’effigie della Madonna, che caratterizza questa chiesetta affacciata sul mare, sia stata rinvenuta dai pescatori proprio in mezzo ai flutti, un affresco sul soffitto rappresenta proprio questo episodio. Qualcuno parla anche di un miracolo recente legato alla chiesa, a lato di un basamento in pietra si riconosce una figura, creata con i sali lasciati da una macchia d’umidità, che assomiglia in effetti ad una madonnina…

 

Ci rimettiamo in moto con destinazione est. Percorriamo la strada che costeggia la spiaggia di levante, il tratto che attraversa la pineta e la zona dei campeggi, e giungiamo all’inizio del percorso ciclabile Palangon Falconera ben segnalato con dei cartelli turistici. Siamo ai limiti della laguna e saliamo con i nostri mezzi sul percorso che corre lungo l’argine sopraelevato. Che bello che è pedalare in mezzo alla natura, i bambini sono felici, il più grande scorazza libero per la stradina in ghiaietta, la piccola se ne sta sul seggiolino con in mano due fiorellini, godendosi felice la gita.

Qualche centinaio di metri e ci fermiamo davanti al primo casone che incontriamo, una coppia di cigni ci da il benvenuto mentre camminiamo sulla lunga passerella in legno che ci porta verso la costruzione. I bambini li perdiamo di vista quasi subito, indaffarati a recuperare delle canne. Incontriamo Sandro, il pescatore al quale appartiene il casone, orgoglioso, ci fa entrare e ci spiega come funziona la pesca turismo, dei giri in barca che organizza e soprattutto delle mangiate di pesce alla griglia che si fanno a fine battuta proprio nel suo casone, un’idea diversa per un giorno speciale a Caorle. Il posto è splendido, il casone ha tetto e pareti realizzate con le canne su di una struttura di legno, intorno c’è la laguna e gli animali che la animano, potendo resteremmo di più.

Invece montiamo in sella e via lungo il percorso ciclabile. Il meteo ci aiuta ed un giro in bicicletta con sole ed aria fresca sul viso è qualcosa di tonificante. Sinceramente pensavamo che il casone di Sandro fosse l’unico in zona, invece ne passiamo una lunga serie lungo la nostra strada sul limitare della laguna, uno più bello dell’altro, non ci facciamo mancare di prendere diversi scatti con le fotocamere.

Ad un certo punto della pista ciclabile seguiamo l’indicazione per l’isola dei pescatori, ed è qui che entriamo in una specie di villaggio delle favole, fuori dal tempo ed unico nel suo genere. Sull’isola che si raggiunge a piedi tramite un ponticello c’è una vera e propria città in miniatura, le case hanno tutte il tetto di paglia (sono casoni di fatto), piccoli ponticelli, recinti di legno, madonnine e simboli religiosi qua e là, le barche colorate sull’argine o “parcheggiate” in spazi scavati nel fango e protetti da tettoie precarie, i disegni ed i nomi sulle porte. E’ un mondo a parte, meta immancabile a Caorle, decisamente inaspettata.

Ci guadagniamo il pranzo, dal punto di vista delle calorie, pedalando di nuovo sino in centro, passiamo vicino al canale con le barche (tante) dei pescatori (ecco il perché del pesce buono e fresco), e qualche bragozzo, l’imbarcazione tipica del luogo, ci fermiamo di fronte all’edificio in mattoni che ospitava lo squero (dove si costruivano e riparavano un tempo le barche) ed entriamo alla Taverna Caorlina http://www.caorlina.it/ . Abbiamo consumato abbastanza, i bimbi hanno pure i pometti rossi, possiamo affrontare senza troppe remore la padella che arriva in tavola con gamberoni, scampi capesante, una vera delizia, i bimbi nel frattempo sgranocchiano patatine e calamari fritti. Io opto per un primo, bigoli in salsa, praticamente una pasta fatta in casa con la salsa di sardelle (un fantastico classico caorlotto), Giulia per un’insalata con il pesce nel pan di pizza. Questa volta, forti della pedalata, non ci facciamo mancare il dolce, la polentina è il tocco finale che ci suggerisce Giorgio, il titolare.

Potremmo esser pronti per la nanna (scherziamo), oltre che entusiasti, ed invece riportiamo le biciclette all’International Beach Hotel Caorle, montiamo in auto (sono solo 5 minuti) e ci dirigiamo verso il maneggio I cavallini della Rosa https://www.facebook.com/pages/Cavallini-Della-Rosa/135628239830325 , abbiamo prenotato una lezione di equitazione per i nostri bambini, una sorpresa che non si aspettavano! Indossano i loro caschetti e l’istruttore gli suggerisce come approcciarsi a questi grandi nuovi amici a quattro zampe, quindi li fa montare e comincia la magia. Dopo le prime indecisioni e timori, grazie soprattutto alla bravura dell’istruttore Maximiliano, i nostri bimbi sono in grado di cavalcare fermando il cavallo, o facendolo girare a destra o sinistra. Mamma e papà sono forse più emozionati dei bimbi, finisce la lezione e siamo tutti felici per l’esperienza che cercheremo di far ripetere ai piccoli, magari proprio a Caorle.

Dopo tutte queste grandi emozioni ci prendiamo un’oretta abbondante di relax nella nostra camera d’albergo prima di cena, si sta proprio bene in questo hotel, c’è lo spazio esterno per i piccoli e la piscina, anche se fa ancora freddino per tentare un tuffo. Stasera optiamo per la pizza, non resisto più di qualche settimana senza questa chicca tutta italiana, la scelta è per la Pizzeria Ristorante T.N.T. in Viale Santa Margherita https://www.facebook.com/pages/Pizzeria-TNT/248339655251702, proprio attigua all’albergo. Viaggiamo parecchio e la pizza buona come in Italia non si mangia da nessuna parte, siamo stati fortunati ed alla pizzeria T.N.T. è croccante e leggera, c’è poi la comodità che in stagione la sera il viale sul quale si affaccia è tutto pedonale, nessun problema con i bimbi quindi, si può mangiare sulla terrazza tenendoli sempre sott’occhio.

E’ il nostro terzo giorno a Caorle, ultimo sigh, la mattina la dedichiamo al centro storico, un giretto tra i negozi, un caffè sulla rotonda fronte mare mentre i bimbi giocano sulla spiaggia, attraversando le calli colorate arriviamo al duomo, costruzione dell’anno mille edificata sui resti di una basilica paleocristiana, mentre i bambini scorazzano per il piazzale correndo attorno al campanile ne ammiriamo la bellezza, una torre cilindrica di circa 50 metri un po’ inclinata e con la punta a cuspide, unica nel suo genere al mondo.

Girovagando tra le stradine e le piazzette di Caorle ci fermiamo a mangiare qualcosa al Ristorante al Campiello, vino al wine bar Al Gatto Nero (che poi scopriamo essere gestiti dalle stesse persone) http://www.algattonerocaorle.it/ita/campiello-ristorante.php. A Caorle ci siamo innamorati della frittura di pesce, e non ce la facciamo mancare, gustosa, bella chiara, croccante, abbinandola ad un’insalata per cercare di restare leggeri. Scopriamo che è possibile averla anche in cartoccio in formato “passeggio”, la prossima volta che torniamo dobbiamo sperimentare anche questo!

Dopo mangiato abbiamo appuntamento al porto Santa Margherita con Gian Alberto della scuola di vela del Circolo Nautico Porto Santa Margherita http://www.cnsm.org/. Montiamo su Black Angel, una barca a vela da regata tutta nera. Usciamo in mare aperto in compagnia di lui, Paolo Struli, noto velista locale ed un altro amico. Si issano le vele e via a filare con il vento a 9 nodi. I bambini prima un po’ intimoriti vengono fatti partecipare alla conduzione dell’imbarcazione prima con un giro sino a prua, poi tenendo il timone. Gian e Paolo gli spiegano un po’ di trucchi da marinaio, che bravi che sono con i bambini, e pian piano vediamo crescere nei loro occhi l’entusiasmo per questa nuova esperienza.

Rientriamo con una bella abbronzatura anche solo per un paio d’ore di uscita, salutiamo i nuovi amici, non senza qualche rimpianto per il giro in barca a vela, e torniamo in centro. La nostra mini vacanza è finita, montiamo in macchina ed i bimbi stanno qualche nano secondo ad addormentarsi dopo la prova in mare.

Di Caorle non potremo dimenticare i colori delle case di questa cittadina, i profumi che incontri per strada e che ti invitano a provare i sapori della cucina caorlotta, la spiaggia, il mare ed i sorrisi della gente che abbiamo incontrato.

Caorle.it, http://www.caorle.it/it/ il portale di turismo di Caorle, che ci ha aiutato a programmare ed a decidere l’itinerario della nostra piccola vacanza in questa carinissima località di mare.

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