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Bruxelles con bambini

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Magia a Bruxelles con i bambini

Ryan Air è tentatrice, ed il volo low cost da Trieste altrettanto, allora che si fa, si parte ! Prenotiamo con FlyUvet e si parte! Una grande capitale con un ruolo di tutto rispetto per l’Europa, una piccola nazione con una grande storia, si va a mettere un’altra bandierina sulla mappa di Tripadvisor, si parte per il Belgio con meta Bruxelles (sperando nel meteo clemente), la nostra Bruxelles con bambini!

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Primo giorno a Bruxelles con bambini

Il freddo del mattino di questo quasi inverno è abbastanza pungente alle 7.00 davanti all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, Trieste, i nostri due bimbi di tre e sei anni sono ben vestiti ma arrancano un pochino nei giubottoni e scarponcini invernali, d’altronde si va a nord, ed è meglio vestirsi bene. Decolliamo in perfetto orario, i piccoli di divertono a guardare le case sempre più piccole, come dei giocattoli, ed a salutare la casa dei nonni un pochino più in la verso l’orizzonte. Sopra le nuvole il cielo è come sempre di un azzurro incredibile, è una sensazione particolare ritrovarsi quassù, sopra un letto di fiocchi di cotone, un’emozione indescrivibile.

Il volo prosegue tranquillo con i piccoli impegnati tra disegni, merenda e giochi sul tablet. In netto anticipo sull’orario previsto atterriamo all’aeroporto Charleroi Bruxelles sud, bagagli a mano e via verso l’uscita dalla stazione, ma appena mettiamo naso all’aria aperta ecco che una folata di vento mista a neve ci dà il benvenuto in Belgio. Ci procuriamo il biglietto cumulativo bus+treno per raggiungere il centro cittá da una macchinetta automatica stranamente localizzata all’esterno dell’uscita, due biglietti di sola andata per totali € 24,00. È domenica ed il bus ha una frequenza oraria, ma arriva puntuale e ci permette di scaldarci un pochino per i circa venti minuti di tragitto sino alla stazione dei treni di Charleroi Sud, qui montiamo sul treno, bimbi sino a 12 anni accompagnati gratis, e ci lasciamo cullare per circa un’ora mentre ci dirigiamo, attraverso il paesaggio collinare belga, verso Bruxelles con bambini.

La stazione di Bruxelles Midi o Zuid (qui è tutto bilingue) ci accoglie nel caos tipico di un grande snodo tra ferrovia e metropolitana, dopo qualche indecisione all’ulteriore distributore automatico dii biglietti, riusciamo con quattro euro a procurarci quelli della metro e, dopo un primo momento di imbarazzo per decifrare la complessa trama di linee e cancelletti, ricordatevi se siete con bimbi a seguito di usare gli ingressi più larghi se no rischiate di restare con il bambino o la valigia dalla parte opposta della barriera, ci imbarchiamo sulla linea 4 con destinazione centro, stazione De Brouckere.

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Il Natale per le vie di Bruxelles

A due passi dalla fermata abbiamo affittato un piccolo appartamento (La Concergerie trovato con un’offerta su booking.com) per quattro persone a circa 80 euro/notte. Ed è qui che ci aspetta il cordialissimo proprietario Eric, attraverso una corte ci introduce allo studio, qui i mini appartamenti li chiamano così, composto di una stanza con servizio igienico sotto ed un vano soppalcato sopra. I bimbi, seppure con qualche perplessità genitoriale, conquistano il loro castello al primo piano con letto matrimoniale, noi ci adattiamo al divano letto sottostante. Questo divertente mini alloggio è carino, discretamente arredato e dotato di buoni comfort quali la connessione internet wifi, per noi indispensabile, una mini cucina nascosta nell’armadio, radio, tv, dvd, asciugamani e lenzuola pulite, asciugacapelli ed altre amenità, il pregio maggiore ? E’ molto in centro, a due passi dalla Grand Place e ottimamente servito da mezzi pubblici, negozi e supermercati, tutte realtà molto utili quando si viaggia a Bruxelles con bambini appresso.

Lasciamo le valigie in appartamento e dato che l’ora di pranzo è già passata da un po’ cerchiamo di correre ai ripari e ci incamminiamo verso il centro storico alla ricerca di un locale dove buttare giù qualcosa. In piazza della Borsa, Beursplein, è allestito un mercatino di Natale dedicato alle specialità gastronomiche internazionali, ma fa freddo e piove, perciò cerchiamo qualcosa al chiuso, il Mc Donald dall’altra parte della strada fa proprio al caso nostro. Giusto due passi in centro dopo mangiato, un’occhiata alla Grand Place ed al Manneken Pis (la statua del bimbo che fa la pipì simbolo della città) e come immaginabile la piccola si addormenta in braccio, impossibile proseguire anche perché privi di passeggino, l’alloggio a due passi è un toccasana e ci ricoveriamo là per un meritato riposino.

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La guida di Bruxelles

Durante il nostro viaggio a Bruxelles con bambini ci è stata molto utile una piccola guida tascabile di Lonely Planet con la mappa della città e l’indicazione delle principali attrazioni. Utile anche poi per un futuro viaggio a Brugge.

Un’altra cosa che ultimamente portiamo sempre con noi è un thermos come questo. Ottimo per avere qualcosa di caldo sempre con sè anche quando si gira per una città fredda d’inverno come Bruxelles.

Si riesce verso le 17 e questa volta imbocchiamo le gallerie reali Saint Hubert, centro dello shopping di classe, qui restiamo ammaliati dalle vetrine delle cioccolaterie, giostre e pupazzi di ogni forma fanno bella mostra di se, con l’acquolina in bocca tiriamo diritto e ci dirigiamo verso la piazzetta di Grasmarkt, anch’essa occupata da diversi banchetti in tema natalizio. Interessanti le statuette in gesso rigorosamente bianco da decorare a piacimento, i quadretti dipinti a mano ed alcuni giocattoli realizzati in filo di metallo.

Giriamo l’angolo ed ecco apparire un Saint Nicholaus tecnologico con tanto di fido servitore moro (sorpendente questa Bruxelles con i bambini) , entrambi su Segway, quello strano mezzo di locomozione a batteria sul quale si sta in piedi e ci si muove spostando il peso in avanti o indietro, foto di rito con la bimba piccola ad occhi sbarrati, non si sa se di meraviglia o paura.

Il San Nicola locale ci conduce nuovamente in Grand Place ed uno spettacolo di luci e suoni ci attende per incantarci nella magia del luogo. Un albero elettronico stilizzato di 24 metri di altezza si illumina di luci led seguendo i ritmi musicali e creando nel contempo suggestivi effetti luminosi che si riflettono anche sui palazzi storici della piazza, l’effetto finale è magia pura, emozioni che cerchiamo di catturare con riprese fotografiche e video mentre i bimbi rimangono rapiti dall’atmosfera.

Ormai comincia ad esser tardi, mangiamo qualcosa e corriamo a riscaldarci in appartamento.

Secondo giorno a Bruxelles con bambini

Il programma della giornata prevede la visita al Musee du Jouet, dopo la colazione ci imbarchiamo sulla metro e dopo un paio di fermate scendiamo e cerchiamo di orientarci mappa alla mano sotto una pioggerellina insistente ed un fastidioso vento freddo. Le indicazioni per il museo proprio non ci sono ma ci arriviamo ugualmente a piedi. L’ingresso è anonimo, uno di quei posti che ti fanno pensare “dove sono capitato” ma varcata la soglia d’ingresso tutto cambia, pare di fare un viaggio a ritroso nel tempo, quando i giochi erano forse più semplici, di legno e di metallo, e forse solo per pochi. I nostri bambini non esitano, partono a razzo verso tutto ciò che si può toccare, provare, e di giochi qui ce ne sono proprio tanti. Il museo si sviluppa su tre piani in un edificio ottocentesco, ex albergo, l’atmosfera si percepisce ancora nella ex hall con grande cupola in ferro e vetro, ora ricolma di giocattoli stipati in bacheche di legno e vetro, alle pareti impilati sino al soffitto, praticamente ovunque.

Le scale in legno che conducono ai piani superiori sono anch’esse affascinanti, così come la sala dei teatrini di marionette e burattini, la casa degli orsetti e l’aula scolastica di inizio ‘900 con i banchetti in legno. È difficile portare via i bambini da questo luogo, sicuramente non prima di aver assistito alla dimostrazione di giocattoli meccanici tenuta dal direttore della struttura, un anziano e cordiale signore che maneggia i giocattoli d’epoca con una maestria ed una evidente passione, tutto ciò tra le esclamazioni e le risate dei bambini entusiasti. Non resistiamo a portarci via un piccolo ricordo di questo fantastico museo, delle piccole casette in legno componibili contenute in una vecchia scatola di cerini.

Il pomeriggio, dopo il pranzo a base di baguette, è dedicato al mercatino di Natale di Place Saint Catherine. Definito come il mercatino natalizio più grande d’Europa, ci accoglie dal lato frontale della cattedrale, e la sorpresa è subito d’effetto: una grande giostra realizzata in stile rivoluzione museo scienza, una Brussels industriale, con la locomotiva a vapore, la formica metallica, l’uomo volante ed il biplano, impossibile negare ai piccoli il cosiddetto “giro di giostra”.

Il mercatino si distende lungo un viale alberato trasformato per l’occasione in un tripudio di decorazioni e sapori, non manca il classico vin brulè, salsicce in ogni salsa e crepes con la cioccolata. Particolari le decorazioni natalizie in vendita e buonissimi i dolcetti macarones. Al centro del viale è stato pure allestito un grande anello di ghiaccio per pattinatori provetti ed in erba, a quest’ultimi viene consegnato in dotazione pure un carrellino al quale appoggiarsi per evitare le classiche scivolate, quelli per bambini, con i personaggi dei cartoons, sono bellissimi.

Questa sera abbiamo appuntamento con una coppia di italiani che da alcuni mesi si sono trasferiti a Bruxelles, anche loro hanno due bimbi piccoli, di due e quasi un anno, più Bruxelles con i bambini di cosi’. Non ci siamo mai visti di persona ma sciolto il ghiaccio dei primi momenti ci troviamo velocemente a chiacchierare come vecchi amici. Decidiamo assieme di mangiare qualcosa da Pizza Hut e trascorriamo una piacevolissima serata in compagnia tra spicchi di pizza e bibite refill. I quattro bimbi fanno un po’ di casino ma per fortuna in locali familiari come questi tutto ciò è tollerato, poi il conto, 32 euro in quattro non è per niente male. È stato realmente un piacere conoscere questa coraggiosa famiglia, due giovani genitori che si sono trasferiti all’estero con dei figli piccoli, ci ripromettiamo di tornare a trovarli !

Terzo giorno a Bruxelles con i bambini

Al mattino il tempo pare clemente e decidiamo di approfittarne passando prima da Porte de Hal, una delle originarie porte della città sopravissuta ai tempi moderni, e quindi andando a curiosare nel mercato di articoli usati di Vossenplain. Qui, su semplici teli appoggiati a terra, si vende veramente di tutto: maniglie, stereo, lampade, strumenti musicali, divani, servizi di piatti, macchine fotografiche, giocattoli e vestiti. Girovagare tra le merci più disparate alla ricerca di qualcosa di originale è quasi irrinunciabile.

Trasferimento in metro con destinazione Museo di Storia Naturale http://www.opt.be/informations/tourist-attractions-bruxelles-royal-belgian-institute-of-natural-sciences-in-brussels/en/V/15707.html, prima di arrivarci passiamo attraverso il quartiere “europeo” con in bella vista le sedi delle delegazioni internazionali ed il parlamento europeo.

Il museo è conosciuto perlopiù per l’esposizione di dinosauri e in effetti è il suo fiore all’occhiello. La sala dedicata agli antichissimi progenitori delle galline, scopriamo anche questo, è proprio affascinante, i percorsi didattici sono appassionanti anche per i piccoli visitatori che possono guardare, toccare ed esplorare, addirittura distendersi e spennellare la ricostruzione di uno scavo paleontologico fino a che non appaiono le ossa tanto agognate ed abilmente riprodotte.

Anche la parte restante dell’esposizione è interessante, percorriamo sale e corridoi tra gigantesche balene, mammut, tigri, orsi, pinguini e minerali. Ora siamo stanchi ed abbiamo pure un certo languorino allo stomaco, e allora, di corsa a prendere l’autobus per il centro davanti al Parlamento Europeo. La metropolitana è molto veloce per gli spostamenti urbani, ma non si vede nulla. L’autobus è un po’ più lento ma ti permette di goderti il panorama, quasi un giro turistico, così possiamo apprezzare il calduccio e la comodità di star seduti ma anche la vista dal finestrino, palazzo reale compreso. Tutto al prezzo del biglietto giornaliero per tutte le linee di superficie e metropolitane di 6 Euro, a proposito, i bambini di età inferiore ai sei anni accompagnati da un adulto non pagano.

Sebbene McDonald non sia visto bene da tutti i genitori in viaggio noi lo abbiamo sempre trovato come un valido punto di riferimento. Pasto completo a prezzo accessibile ovunque, velocità, parco giochi interno/esterno per bambini, wifi gratuito. Qualche caloria di troppo o alcune perplessità sulla qualità dei cibi proposti possono tranquillamente diradarsi di fronte alle comodità offerte per una famiglia in viaggio. Mangiamo, ci rilassiamo e lasciamo sfogare i piccoli giusto il tempo per ricaricarci.

Il pomeriggio lo dedichiamo ad una visita al Parco del cinquantenario, un’ampia area verde e museale, peccato che le esposizioni chiudano abbastanza presto, alle 17.00 in media, e non riusciamo a vedere tutto quello che volevamo.

È’ l’ultimo giorno, vogliamo fare ancora una puntatina da Grasshoper (immancabile per una Bruxelles con bambini), il negozio di giocattoli più conosciuto della capitale belga (leggi il post con i migliori 10 negozi di giocattoli in Europa) . Si trova proprio dietro la Grand Place ed anche se sinceramente ce lo aspettavamo più grande dispone di una notevole esposizione di giochi di qualità, trascorriamo una piacevole mezzora all’interno ed acquistiamo un giochino da tavola.

Ormai è scesa la sera a Bruxelles con bambini, fa freddo e pioviggina, ci sbrighiamo a recuperare una paio di cioccolate da portare a casa e rientriamo in appartamento.

Quinto giorno a Bruxelles con bambini

Oggi è il giorno del rientro dalla nostra Bruxelles con i bambini, sistemiamo le ultime cose in valigia e ci mettiamo in cammino già alle 7.00 del mattino. Percorso inverso dell’andata, qualche problema a rintracciare la biglietteria alla Gare du Midi superato dopo qualche minuto di panico e siamo in aeroporto alle 10.00, ci imbarchiamo e decolliamo in perfetto orario. Quasi giunti a destinazione ci viene regalata una splendida vista delle Alpi innevate e del golfo di Trieste prima dell’atterraggio.

Nel tragitto dall’aeroporto a casa i piccoli si addormentano stanchi del viaggio, così noi riusciamo a fissare nella memoria alcune delle cose che più ci hanno colpito di questa città, i murales con le strisce dei fumetti sulle pareti degli edifici, la Gran Place ed il suo spettacolo di luci e suoni natalizio, ma soprattutto quel luogo di pura emozione che è il Museo dei giocattoli. Arrivederci Belgio arrivederci Bruxelles con bambini!

Scopri anche gli altri mercatini di Natale in Trentino, Alto Adige ed Europa.

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